Per millenni, le civiltà umane hanno intrecciato tradizioni spirituali e filosofiche che convergono su una verità profonda: in ogni persona risiede un'essenza divina, una predisposizione innata a non fare del male, avere compassione per gli esseri umani e gli animali e cercare l'armonia con la natura. Questa scintilla sacra, chiamata fitra, Atman o logos, unisce le religioni contemporanee (Islam, Induismo, Ebraismo, Cristianesimo, Buddismo, Wicca/Paganesimo), le credenze antiche (Sumerica, Accadica, Babilonese, Egizia, Greca, Romana, Nordica, Manitou, Maya, Azteca, Inca, Shinto, Taoista) e le tradizioni filosofiche (Greca, Stoica, Confuciana, Illuministica). I popoli indigeni incarnano questa scintilla attraverso vite di semplicità e armonia, mentre i colonizzatori occidentali, storicamente e oggi in luoghi come Gaza, hanno scatenato morte e distruzione, recidendendo il loro legame con il divino per profitto. Questo saggio esplora questi parallelismi, sottolineando la custodia e la compassione come ancore etiche, il modo in cui le credenze antiche modellano la cultura e la politica, e l'urgente necessità di reclamare l'essenza divina in un mondo che sacrifica la natura, gli animali e l'umanità.
Le religioni moderne affermano l'essenza divina come una predisposizione innata alla non-violenza, alla compassione e all'armonia con la natura, guidando l'umanità verso una vita etica e la trascendenza.
L'Islam e la sua fitra (Corano 30:30), l'inclinazione primordiale a conoscere Allah, promuove la non-violenza attraverso lo zakat (carità) e la compassione tramite la khalifa (custodia), esortando i musulmani a proteggere la creazione – umana, animale e naturale – come sacri depositi. Nel cercare di vivere come custodi, i musulmani perseguono l'armonia, contrastando lo sfruttamento con il dovere etico. L'Induismo e il suo Atman, una scintilla di Brahman (Chandogya Upanishad 6.8.7), si irradia attraverso Namaste (“Mi inchino al divino in te”), incarnando ahimsa (non-violenza) e compassione per tutti gli esseri, favorendo l'armonia con i cicli della natura. L'Ebraismo e il suo b’tzelem Elohim (Genesi 1:26-27, “a immagine di Dio”) conferisce agli esseri umani una dignità divina, promuovendo la non-violenza e la compassione, poiché salvare una vita salva l'umanità (Mishnah Sanhedrin 4:5), e l'armonia attraverso la custodia della terra. Il Cristianesimo e la sua scintilla divina (Giovanni 1:9) invita all'amore non-violento (Matteo 22:39), alla compassione per gli esseri umani e le creature, e all'armonia come custodi della creazione di Dio. Il Buddismo e la sua natura di Buddha (Sutra del Loto) afferma il potenziale di illuminazione, guidando la non-violenza attraverso i cinque precetti, la compassione tramite i voti del bodhisattva, e l'armonia con l'interdipendenza della natura. La Wicca e le tradizioni pagane onorano la scintilla divina come la luce della Dea, rispettando il Rede (“Non fare del male”), la compassione per ogni forma di vita e l'armonia attraverso rituali basati sulla terra.
Queste tradizioni, radicate nella scintilla divina, esortano l'umanità a trascendere il materialismo. Tuttavia, nelle società occidentali, questa connessione è spesso perduta, poiché i sistemi orientati al profitto sacrificano la natura (deforestazione, inquinamento), gli animali (allevamento intensivo) e gli esseri umani (guerra, disuguaglianza). In contrasto, i musulmani si sforzano di essere custodi, i popoli indigeni vivono semplicemente in armonia, e l'influenza taoista della Cina promuove politiche che cercano l'equilibrio, riflettendo il richiamo duraturo dell'essenza divina.
Le tradizioni antiche e indigene, che spaziano dalla Mesopotamia all'Egitto, dall'Europa alle Americhe e all'Asia, riflettono la scintilla divina come una predisposizione alla non-violenza, alla compassione e all'armonia, profondamente allineata con la semplicità indigena e in contrasto con la distruzione occidentale.
I miti sumeri e accadici raffigurano gli esseri umani creati con il
soffio divino di Enlil, incaricati di sostenere me (principi cosmici),
promuovendo la non-violenza attraverso l'ordine sociale, la compassione per i
parenti e l'armonia con i ritmi della creazione. Le credenze babilonesi
(Enuma Elish) vedono l'umanità come divinamente formata, promuovendo doveri
non-violenti, compassione per i vulnerabili e armonia con lo scopo cosmico.
La spiritualità egizia collega il ka (forza vitale) agli dèi, guidando le
anime verso ma’at (verità, equilibrio), incarnando la non-violenza, la
compassione per ogni forma di vita e l'armonia con i cicli del Nilo. La
religione greca e la sua anima divina aspirano alla verità, promuovendo la
non-violenza attraverso la purezza rituale, la compassione per la comunità e
l'armonia con il cosmo. Il numen romano (presenza divina) collega gli
esseri umani agli dèi, promuovendo la pietà non-violenta, la compassione
attraverso pietas e l'armonia con l'ordine della natura. La mitologia
nordica permea i guerrieri di wyrd (destino), guidando l'onore non-violento
(al di fuori della battaglia), la compassione per i parenti e l'armonia con il
paesaggio nordico aspro.
Le tradizioni indigene incarnano vividamente questa scintilla. Manitou (Algonquin) è lo spirito sacro in ogni forma di vita, promuovendo la non-violenza attraverso l'equilibrio comunitario, la compassione per esseri umani e animali, e l'armonia con foreste e fiumi, riflessa in vite semplici di reciprocità. La spiritualità maya, radicata nel Popol Vuh, vede l'anima come un dono di Itzamna, promuovendo la non-violenza attraverso l'equilibrio cosmico, la compassione tramite rituali comunitari e l'armonia con giungle e stelle. Il teotl azteco (energia sacra) alimenta rituali non-violenti (al di là del sacrificio), la compassione per la sopravvivenza collettiva e l'armonia con mais e montagne. Il kamaq inca (forza vitale), legato a Inti, ispira una custodia non-violenta di Pachamama, la compassione per la comunità e l'armonia con le terrazze andine. I kami dello Shinto (spiriti divini) invocano la purezza non-violenta, la compassione per gli esseri della natura e l'armonia con i paesaggi sacri del Giappone. Il qi del Taoismo allinea gli esseri umani con il Tao, promuovendo la non-violenza attraverso il wu-wei (non-azione), la compassione per ogni forma di vita e l'armonia con il flusso della natura, un principio che la Cina ancora onora nella sua ricerca di equilibrio ecologico e sociale.
L'allineamento dei popoli indigeni con la scintilla divina – vivere semplicemente, non fare del male e onorare la natura – contrasta nettamente con i coloni occidentali, che, dalle Americhe all'Africa, hanno scatenato morte e distruzione. Gli imperi coloniali hanno saccheggiato terre indigene, massacrato comunità ed sfruttato la natura, spinti da un'avidità antitetica all'essenza divina. Questo retaggio persiste a Gaza, dove le politiche sostenute dall'Occidente consentono la distruzione, ignorando la scintilla divina nelle vite palestinesi, negli animali e negli uliveti. A differenza della semplicità indigena, il materialismo occidentale sacrifica il sacro per il profitto, recidendendo il legame divino dell'umanità.
Le tradizioni filosofiche, in particolare quelle dell'antica Grecia e i successivi quadri secolari, riflettono la scintilla divina attraverso principi razionali e morali, allineandosi con le chiamate spirituali alla non-violenza, alla compassione e all'armonia.
I filosofi greci antichi offrono parallelismi sorprendenti. Socrate vedeva l'anima come un dono divino, esortando alla non-violenza attraverso l'autoesame, alla compassione tramite il dialogo per elevare gli altri e all'armonia con l'ordine eterno della verità. La teoria dell'anima di Platone (Fedone) postula un'essenza divina che cerca le Forme, promuovendo la non-violenza attraverso la giustizia, la compassione per i meno saggi e l'armonia con la struttura razionale del cosmo. L’eudaimonia di Aristotele (fioritura) deriva dalla scintilla razionale dell'anima, promuovendo la non-violenza attraverso la via di mezzo, la compassione tramite l'amicizia e l'armonia con l'ordine teleologico della natura. Il logos dello Stoicismo, un ordine razionale divino interiore, guida la non-violenza attraverso la virtù, la compassione accettando i destini altrui e l'armonia con la natura universale.
Le filosofie successive estendono ciò. Il ren del Confucianesimo (umanità) riflette una scintilla morale, promuovendo la non-violenza attraverso la proprietà, la compassione per tutti e l'armonia tramite il li (ordine sociale). Il razionalismo illuministico, come nell'imperativo categorico di Kant, vede la ragione come una legge universale, esortando alla non-violenza trattando gli altri come fini, alla compassione attraverso il dovere morale e all'armonia con l'etica razionale. Queste filosofie, sebbene secolari, echeggiano la predisposizione dell'essenza divina, allineandosi con le tradizioni spirituali nell'azione etica e nella trascendenza.
Le credenze antiche, radicate nella scintilla divina, hanno profondamente modellato le culture e continuano a influenzare la politica, riflettendo l'interazione tra non-violenza, compassione e armonia. Il me sumerico strutturava i codici legali della Mesopotamia, promuovendo la compassione comunitaria e influenzando i modelli di governance. Il ma’at egizio sosteneva il governo faraonico, promuovendo la giustizia e l'armonia ecologica, evidente nell'agricoltura basata sul Nilo. Le credenze greche nell'anima divina hanno modellato gli ideali democratici, con la compassione che influenzava i doveri civici di Atene. Il numen romano rafforzava la pietas nella legge, promuovendo legami sociali compassionevoli e stabilità imperiale. Il wyrd nordico coltivava una cultura dell'onore, unendo politicamente le tribù attraverso valori condivisi di compassione comunitaria.
Le tradizioni indigene hanno lasciato eredità durature. Manitou ha
modellato la governance degli Algonquin, dando priorità al consenso e
all'armonia ecologica, influenzando i consigli tribali moderni. L'equilibrio
cosmico dei Maya e degli Aztechi informava la politica delle
città-stato, con rituali compassionevoli che sostenevano la coesione sociale.
La custodia inca di Pachamama guidava le politiche imperiali, garantendo una
distribuzione equa delle risorse. I kami dello Shinto promuovevano la
riverenza culturale del Giappone per la natura, influenzando le moderne
politiche ambientali. L'armonia del Taoismo modella l'enfasi politica della
Cina sull'equilibrio, visibile nelle iniziative ecologiche.
In contrasto, le società occidentali, scollegate dalla scintilla divina, hanno
modellato culture di sfruttamento. L'eredità del colonialismo – evidente nel
genocidio dei popoli indigeni e nella continua distruzione di Gaza – riflette
un ethos politico che dà priorità al profitto rispetto alla compassione.
Tuttavia, le credenze antiche persistono: la khalifa islamica ispira
l'attivismo ambientale, l’ahimsa indù influenza i movimenti non-violenti, e
la semplicità indigena informa gli sforzi globali di sostenibilità, sfidando la
politica materialista con l'etica dell'essenza divina.
La predisposizione della scintilla divina – non-violenza, compassione, armonia – si manifesta nella custodia (cura della creazione) e nella compassione (empatia per tutti gli esseri), unendo le tradizioni nell'azione etica. La custodia preserva la natura, gli animali e l'umanità, mentre la compassione garantisce l'inclusività, riflettendo le leggi naturali nella filosofia. La khalifa dell’Islam custodisce la terra, aiutando con compassione gli oppressi (Corano 4:75). L’ahimsa dell’Induismo custodisce la vita, venerando con compassione ogni essere. L’Ebraismo custodisce la dignità, valutando con compassione ogni anima. Il Cristianesimo custodisce la creazione, amando con compassione i vicini. Il Buddismo custodisce l'illuminazione, aiutando con compassione tutti gli esseri. La Wicca custodisce la terra, non facendo del male con compassione.
Le tradizioni antiche e indigene si allineano: il me sumerico custodisce l'ordine, sostenendo con compassione i parenti; il ma’at egizio custodisce l'equilibrio, armonizzando con compassione la vita; Manitou custodisce la natura, unendo con compassione le comunità; il Taoismo custodisce il Tao, fluendo con compassione con la vita. Le filosofie riflettono ciò: Platone custodisce la giustizia, elevando con compassione le anime; lo Stoicismo custodisce la virtù, armonizzando con compassione con il destino.
La crisi di Gaza esemplifica questo richiamo etico. I palestinesi indigeni, come i loro antenati, incarnano la scintilla divina, cercando l'armonia in mezzo alla distruzione. I coloni occidentali, storicamente e oggi, sacrificano vite e terre per guadagni geopolitici, la loro disconnessione dalla scintilla divina – visibile negli uliveti recisi e negli animali sofferenti – contrasta con la compassione indigena. Ciò sottolinea la richiesta dell'essenza divina di custodia e compassione, una verità dimostrata attraverso l'azione.
Ogni tradizione offre una sfaccettatura unica della scintilla divina. La fitra insegna la sottomissione non-violenta; l’Atman, la riverenza compassionevole; il b’tzelem Elohim, la dignità armoniosa; Manitou, la parentela naturale; Platone, la giustizia razionale. Fidarsi della fitra (Corano 30:30) discerne queste verità, unendo i musulmani che onorano i kami, i wiccan che apprezzano il teotl, gli stoici che abbracciano l’ahimsa. Questa fiducia promuove la riverenza, contrastando la disconnessione del materialismo occidentale.
La scintilla divina spinge verso l'illuminazione, realizzando non-violenza, compassione e armonia. Jannah, moksha, Nirvana, paradiso, Valhalla, Tlalocan, Summerland o la pace stoica riflettono questo viaggio, normalizzando la morte come transizione. La lotta di un palestinese incarna la giustizia della fitra, la divinità dell’Atman, l'energia del teotl, unendo le tradizioni nella custodia compassionevole. Sforzandosi per l'illuminazione, trascendiamo la distruzione del materialismo.
L'essenza divina – fitra, Atman, b’tzelem Elohim, teotl, kami, logos – unisce tradizioni contemporanee, antiche e filosofiche nella non-violenza, compassione e armonia. La semplicità indigena, la custodia musulmana e l'equilibrio taoista contrastano con la distruzione del materialismo occidentale, dal genocidio coloniale alla sofferenza di Gaza. Le credenze antiche modellano culture compassionevoli e politiche etiche, esortandoci a fidarci della fitra e a perseguire Jannah, Nirvana o Elysium. Reclamando la scintilla divina, onoriamo il sacro in tutti, dimostrando la nostra verità attraverso la custodia, la compassione e l'armonia con la natura.